«È bene cominciare a discorrere di Comisso da un libro di racconti quale Un gatto attraversa la strada, vincitore, con altissima votazione, del Premio Strega 1955. Comisso è sopratutto uno scrittore di racconti o di avventure successive, il cui legame principale consiste nel loro apparire l’una dopo l’altra nel tempo... Più che "narrare", gli si adatta il verbo "raccontare"; sfoglia la propria vita (suoi sentimenti, cose viste, cose inventate), come un seguito d’illustrazioni. Ricorda un po’ quegli orientali, che fanno passare tra le dita le sfere di una corona; a ogni sfera, un racconto.Tutto si presenta alla pari sotto le dita che lo palpano e poi passano oltre. E non perché sia uno scrittore freddo, distaccato, indifferente. È piuttosto il contrario.
Partecipa e risponde sempre, infallibilmente coi sensi, qualche volta col cuore. Passano sotto quelle dita estasi paesaggistiche, sfoghi sentimentali, osservazioni psicologiche, spesso molto sottili, pause di riflessione. Sente di volta in volta, intensamente, l’amicizia, la pietà per il disgraziato, simpatia e antipatia, amore e odio, indignazione, rimorsi, apprensioni superstiziose. Ha il gusto del viaggiare, e ce lo comunica; ci porta dentro, con amore, nella vita bizzarra, conviviale della provincia, nella misantropia che vi si occulta, tra il popolo delle campagne» (Dalla Prefazione di Guido Piovene).
«È bene cominciare a discorrere di Comisso da un libro di racconti quale Un gatto attraversa la strada, vincitore, con altissima votazione, del Premio Strega 1955. Comisso è…